La storia di Benino, il pastore addormentato 30 Novembre 2022
- 08 Nov 2022
- Presepi
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Il presepe napoletano è ricchissimo di personaggi estremamente vari, figure maschili e femminili cariche di significato in un mescolarsi suggestivo di sacro e profano, tradizione e innovazione, alcuni con postazioni fisse e altri che possono essere posizionati sullo scenario con maggiore libertà. Tra i più caratteristici e facilmente riconoscibili, esclusi naturalmente le figure classiche della Sacra Famiglia e dei Re Magi, un ruolo di primo piano spetta sicuramente a Benino. Il giovane pastore raffigurato mentre dorme profondamente, sotto un albero o su una stuoia di paglia, con la testa poggiata su una pietra o sul proprio braccio.
Ma cosa rappresenta questo personaggio così originale e singolare, unico dormiente dell’intera tradizione presepiale tramandata da secoli?
Il pastore addormentato erroneamente chiamato Benito, storpiatura del nome originale nata probabilmente durante il periodo fascista, va posizionato molto in alto, all’inizio dello scenario presepiale, lontano dalla grotta o dalla capanna dove si svolge il miracolo della Natività.
È un personaggio molto importante, la cui simbologia all’interno della rappresentazione presepiale è ammantata sia di sacro che di magico, portando avanti due distinte tradizioni sulla sua figura.
Da un lato, infatti, l’atto di dormire riprende quanto viene affermato nelle Sacre Scritture, secondo le quali “gli Angeli diedero l’annunzio ai pastori dormienti”.
Dall’altro, leggenda vuole che l’intero presepe ed il meraviglioso miscuglio di antichità mediorientale e caotica atmosfera partenopea settecentesca non siano altro che un sogno di Benino. Dunque svegliandolo, il presepe cesserebbe di esistere.
Ad ogni modo, analizzandolo a livello simbolico, Benino rappresenta l’intera umanità. Il sonno non è condizione solo fisica, ma anche e soprattutto spirituale: addormentata ed inconsapevole, l’umanità viene risvegliata dall’arrivo di Cristo, ed è pronta a riconoscere in lui la guida verso la salvezza.
Tradizione e magia, visione religiosa e armonia estetica, il sogno di Benino fa rivivere ogni anno la magia del Natale, compiendo il miracolo presepiale e rappresentando contemporaneamente la fine di un’era e la nascita un’altra, nel segno della Natività di Cristo annunciata dagli Angeli.
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